sabato 23 marzo 2013

Meditazione sulla Domenica delle palme.

Una delle verità di fede della religione cattolica è quella che la Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo. Questo fatto ha delle implicazioni che vanno ben al di là di questa semplice enunciazione. Ad esempio nella Bibbia, quando si dice che saremo come Dei è perché chi entrerà a far parte del Corpo glorioso di Cristo, sarà tutt'uno con Gesù; la frase di cui sopra va interpretata nel senso che gli uomini sono chiamati a prendere parte al destino divino di N.S.Gesù Cristo, entrando a far parte del Suo Corpo Mistico. L'altra conseguenza è che la Chiesa, Corpo Mistico, nelle sue vicende terrene ripercorre le vicende della vita terrena di Gesù. Agli albori del Cristianesimo abbiamo avuto i martiri, ossia la strage degli innocenti. Poi, nel medioevo vi è stato il periodo di maggior fulgore della Chiesa, corrispondente ai successi della predicazione di Gesù con gli apostoli, che raccoglieva migliaia di persone, come testimonia la moltiplicazione dei pani e dei pesci. Oggi, purtroppo, siamo giunti al periodo della Crocifissione, anche se il nostro dolore per noi Chiesa che saremo crocifissi, deve essere mitigato dalla certezza che la morte della Chiesa, che non sarà mai sconfitta del tutto, in quanto sopravviverà un piccolo resto fedele guidato da Maria Santissima ( San Giovanni, Santa Maria Maddalena e Maria di Cleofa) è necessaria per arrivare alla fase successiva della sua resurrezione in quelli che vengono denominati "cieli nuovi e terra nuova", oppure "il regno dei giorni felici" o ancora "il millennio di pace". Prima della Crocifissione i farisei ( l'attuale massoneria ) avevano allora così come oggi ordito ogni genere di complotto per eliminare Nostro Signore allora e la Sua Chiesa, oggi. In questi giorni i loro sforzi sono stati coronati da successo con l'eliminazione di Papa Benedetto XVI che, così come Giovanni Paolo II, svolgevano il ruolo di katéchon, ossia ritardatore degli eventi luttuosi a cui oggi assistiamo, originariamente previsti all'incirca attorno all'anno 2000. ( Per Don Gobbi nel 1998 - Circa il significato di Katéchon vedi M.Bondet - Gli Adelphi della dissoluzione in cui il nemico Massimo Cacciari spiega il ruolo di Papa Giovanni Paolo II). Oggi, con l'elezione del nuovo "Papa" Francesco, siamo esattamente alla Domenica delle Palme. Tutti inneggiano al nuovo "Papa", anche quelli che fino a ieri l'altro lanciavano invettive velenose contro Papa Benedetto (come ho già detto in altro articolo non credo affatto ad una loro conversione istantanea), e la massa dei fedeli scende in piazza ad inneggiare con le palme, sobillata dai media massonici. Ma questo, allora come oggi, non deve essere interpretato come un segno di rinascita della Chiesa, bensì come il preludio alla sua morte in Croce. Infatti Gesù non era felice al vedere tutta quella gente che lo acclamava, ma in Lui regnava grande mestizia, perché sapeva benissimo che quelli che lo acclamavano alla Domenica delle palme sarebbero stati gli stessi che il venerdì santo avrebbero urlato a squarciagola il loro "crucifige" davanti a Caifa. Allora come oggi la condanna a morte di Gesù, oggi della Sua Chiesa, viene pronunciata dal "Papa". Ieri il Sommo Sacerdote Caifa, oggi da colui che siede sul trono di Pietro, ossia Francesco Bergoglio. Allora come oggi i sacerdoti , ed il popolo di Dio alle loro calcagna, fuggiranno dalla Chiesa legittima per abbracciare la Nuova Chiesa New Age universale che è in cantiere ( Quando Bergoglio si definisce Vescovo di Roma, non è per umiltà, che proprio non gli appartiene, salvo quella falsa sbandierata ad uso e consumo dei media, ma perchè intende rimuovere il primato petrino, chiamandosi primus inter pares al fine di rimuovere l'ostacolo alla riunificazione con gli Ortodossi - il passo successivo consisterà nella rimozione del Sacrificio Eucaristico nella Santa Messa, sostituito con una rievocazione della Cena, senza Consacrazione delle Sacre Specie, per compiacere i Protestanti. Dunque, su dodici discepoli uno tradì: Giuda; uno rimase fedele fin sotto alla Croce: San Giovanni, e gli altri dieci, pur essendo delle brave persone, fuggirono in preda al panico, a causa delle pressioni e delle minacce dei farisei (massoneria) e di Caifa (Bergoglio). lo stesso Pietro rinnegò per ben tre volte Gesù, il che è tutto dire. Ma Gesù, nella Sua infinita misericordia diede ai dieci apostoli fuggitivi la grazia del martirio: tutti e dieci moriranno martiri e così poterono riscattare nel sangue la loro fuga igniominiosa, dimostrando il coraggio e l'amore per Gesù, che allora venne meno, poiché, senza il dono dello Spirito Santo, non avevano capito nulla di quello che stava succedendo. Perché fuggirono? Erano forse cattivi ? No, di certo, ma come i sacerdoti del giorno d'oggi (fatte salve alcune rare eccezioni corrispondenti a San Giovanni - a Santa Maria Maddalena , per le suore - ,il discepolo che Gesù amava, essi hanno seguito Gesù finché faceva i miracoli e la Sua predicazione aveva successo, non solo, ma in certi momenti pensavano anche a chi dovesse essere il primo tra di loro. Quando Gesù iniziò la lavanda dei piedi ed istituì la Santa Eucaristia, essi non capirono più nulla: non era quella la Chiesa che si aspettavano, seppure fossero già più puri del popolo ebraico , che si aspettava un Messia condottiero e vendicatore. Pur non essendo affatto stupidi o cattivi, esattamente come i sacerdoti ed i fedeli del giorno d'oggi, nessuno di essi si avvide di chi fosse il traditore, tranne San Giovanni e Santa Maria Maddalena, ossia i due che amavano Nostro Signore con cuore già puro, mentre gli altri avrebbero dovuto affrontare la purificazione dopo la morte di Gesù. Non per nulla né San Giovanni né Santa Maria Maddalena morirono martiri, perché loro subirono il martirio ai piedi della Croce di Gesù. Oggi non si tratta di denunciare a gran voce il tradimento né di inveire contro Caifa-Bergoglio: né Gesù, né Giovanni né la Maddalena lo fecero, ma solo cercare di capire cosa sta succedendo, al fine di costituire quel piccolo resto fedele che non segue le lusinghe del mondo. Oggi, purtroppo, non è più il tempo di una Nuova Evangelizzazione che raccolga successi a tutto spiano e riporti i sacerdoti all'onore del mondo, dopo anni ed anni di ingiustificato disprezzo, ma di avvicinare chi non crede a Gesù e sopratutto seguire fedelmente e docilmente Gesù sul Calvario, continuando a consacrare le Sacre Specie , anche quando sarà vietato, seguire Gesù con Maria ( preghiera del Santo Rosario quotidiano ) e con amore puro a Gesù ( Adorazione della Santissima Eucaristia ). Tutto il resto verrà dato in sovrappiù e non deve formare l'oggetto delle preoccupazioni né dei sacerdoti, né del popolo di Dio che intende rimanere fedele sino alla fine.

giovedì 14 marzo 2013

Il primo grande miracolo di "Papa" Francesco.

Non appena eletto il nuovo "Papa" è riuscito a compiere un miracolo incredibile, che non era riuscito neppure a Nostro Signore Gesù Cristo: in quattro e quatt'otto è riuscito a convertire istantaneamente i farisei del giorno d'oggi, che fino a l'altro ieri gridavano invettive velenose all'indirizzo di Papa Benedetto XVI. Grazie ai poteri miracolosi di "Papa" Francesco Bergoglio, nell'arco di una notte, sono tutti diventati all'improvviso sudditi fedeli di Santa Romana Chiesa, e non cessano neppure un minuto di tessere le lodi del nuovo "Papa". La Stampa e La Repubblica da oggi superano addirittura l'Osservatore Romano nel tessere le lodi di Francesco ed a breve ne chiederanno, vox populi, la sua canonizzazione già in vita, come , a suo tempo, con Obama, che ottenne il Nobel per la pace senza aver ancora fatto nulla, e prima di iniziare le sue guerre in Egitto, Libia e Siria, con l'intento di preparare la terza guerra mondiale nel Medio Oriente. Nostro Signore Gesù Cristo è riuscito a convertire nel corso dei secoli milioni di poveri e umili "bambini", come teneramente chiama i suoi "followers" oggi, ma purtroppo è rimasto impotente di fronte alla ostinata pervicacia della classe farisaica, ma oggi finalmente abbiamo qualcuno che si pone al di sopra di Lui. Se non accettiamo questa spiegazione, non rimane che constatare che allora Nostro Signore Gesù Cristo andò come un agnello al supplizio della Croce, mentre Caifa regnava sulla Chiesa di Suo Padre e non profferì alcuna invettiva nè contro Caifa nè contro Giuda. Oggi al piccolo resto fedele, che costituisce la Chiesa, corpo mistico di Cristo è riservata la stessa sorte: gregge destinato al macello, Papa Francesco felicemente regnante tra le acclamazioni di tutta la folla (e di Padre Livio a Radio Maria in particolare), al fine di condividere la sorte di Nostro Signore Gesù Cristo, nel Nuovo Paradiso che Egli ha preparato per i suoi diletti "bambini". Mi permetto di trascrivere alcuni brani tratti da"Messaggidagesucristo.wordpress.com" liberamente scaricabili dalla rete.Messaggio dell'8 marzo 2013.Egli è stato inviato per smantellare la Mia Chiesa e ridurla in frantumi. Mia amata figlia prediletta, satana è in collera contro la Mia Chiesa sulla terra e la sua infestazione continua a diffondersi tra le sue mura. L'astuto impostore, che è stato pazientemente in attesa dietro le quinte, dichiarerà presto il suo regno sui Miei poveri ignari servitori sacri. Il dolore che infliggerà loro è troppo difficile da sopportare per Me, e tuttavia il suo regno culminerà nella purificazione finale del male dal cuore della Mia Chiesa. Egli ha manipolato con attenzione la sua posizione e presto il suo pomposo comportamento sarà visto in mezzo alla sua splendida corte. Il suo orgoglio, la sua arroganza e l'ossessione di sé verranno accuratamente nascosti al mondo, all'inizio. Nel mondo esterno si tirerà un sospiro di sollievo quando lo squillo delle trombe annuncerà il suo mandato come capo della Mia Chiesa. Il Mio Corpo è la Mia Chiesa, ma non sarà a Me che egli darà il pegno della sua fedeltà, poiché egli non ha nessun amore per Me. La sua lealtà è per la bestia e quanto riderà e deriderà i Miei sacri servitori che lo sosterranno. Colui che osa sedersi nel Mio Tempio e che è stato inviato dal maligno, non può dire la verità, poiché egli non viene da Me.Egli è stato inviato per smantellare la Mia Chiesa e ridurla in frantumi prima di sputarla fuori dalla sua ignobile bocca. Il Mio Corpo è la Mia Chiesa. La Mia Chiesa è ancora viva, ma solo coloro che dicono la Verità e rispettano la Sacra Parola di Dio possono far parte della mia Chiesa sulla terra. Ora che l'offesa finale sta per essere manifestata contro di Me, Gesù Cristo, attraverso la Cattedra di Pietro, capirete finalmente la Verità. Il Libro della Verità annunciato a Daniele per il tempo della fine, non sarà preso alla leggera dai membri della Mia Chiesa, poiché il suo contenuto farà sentire male i Miei amati sacri servitori, quando si renderanno conto che Io dico la Verità. Il Falso Profeta, colui che si pone come capo della Mia Chiesa, è pronto ad indossare le vesti che non sono state fatte per lui.